Nel 2012 è stata soprattutto
l'Imu. Ma altre batoste sono in agguato per i redditi dei nuclei famigliari
italiani. Nell'anno che sta per arrivare a pesare sulle tasche delle famiglie
italiane saranno infatti i servizi bancari, quelli postali, la tariffa rifiuti,
la Rc auto, le bollette e, questa volta, le ricadute della Tassa sugli
immobili, visto che a pagare
l'Imu sono anche attività produttive e commerciali, che riverseranno sui prezzi
al consumatore il costo dell'imposta. In totale una nuova stangata di quasi
1.500 euro a famiglia. A fare i calcoli sono state
l'Adusbef e la Federconsumatori, che giudicano gli aumenti
«insostenibili» per
le famiglie e parlano di situazione ormai «drammatica» per tutti gli italiani,
come dimostrato anche dal calo drastico dei consumi natalizi di questi giorni.
I rincari sono trasversali e
riguardano tutti i settori da quelli pubblici alla presa con la spending
review, come la scuola ad esempio, a quelli privati, come l'assicurazione auto
o le tariffe professionali. Un vero e proprio balzo, stimano le associazioni
dei consumatori, sarà però quello della tariffa rifiuti, che aumenterà da
aprile dell'anno prossimo del 25%, pari a 64 euro in più a famiglia.
A salire saranno anche i
prezzi degli alimentari (+5%, 299 euro in più legati all'incremento dei prezzi
internazionali delle derrate), l'assicurazione auto (+5%, 61 euro in più), le
tariffe professionali e artigianali (114 euro in più), le tariffe aeroportuali
(dopo il rinnovo dei contratti di programma degli scali Sea a Milano e Adr a
Roma) oltre alle bollette di luce e gas, anche se in modo più contenuto
rispetto al 2012, e dell'acqua, la cui tariffa sarà presto aggiornata dall'Autorità
per l'energia.
Piccolo rincaro infine (1,5
euro in più) anche per il canone Rai, a cui si aggiungeranno però anche gli
aumenti di bancoposta, francobolli e raccomandate.
«Pesanti ricadute su prezzi e
tariffe deriveranno dall'Imu applicata sui settori produttivi a cui si
aggiungerà - sostengono Adusbef e Federconsumatori - anche il malaugurato
aumento di un punto percentuale dell'Iva da luglio. Il risultato quindi, anche
per l'anno alle porte, sarà drammatico. La stangata prevista, infatti, sarà di
+1.490 euro a famiglia». Si tratta, proseguono, di aumenti «insostenibili, che
determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle
famiglie (già duramente provate) e sull'intera economia, che dovrà continuare a
fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le parole
d'ordine per risollevare le sorti dell'economia sono quindi, secondo le
associazioni dei consumatori , «la ripresa della domanda di mercato, le
liberalizzazioni, gli investimenti per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico
e, soprattutto, per il lavoro che rimane il problema fondamentale del Paese. In
assenza di un serio progetto che vada in questa direzione, - dichiarano i
presidenti di Adusbef e Federconsumatori Elio Lannutti e Rosario Trefiletti -
la fuoriuscita dalla crisi si farà sempre più lontana ed improbabile».
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