venerdì 28 dicembre 2012

Nuovo anno, nuova stangata da 1.500 euro


Nel 2012 è stata soprattutto l'Imu. Ma altre batoste sono in agguato per i redditi dei nuclei famigliari italiani. Nell'anno che sta per arrivare a pesare sulle tasche delle famiglie italiane saranno infatti i servizi bancari, quelli postali, la tariffa rifiuti, la Rc auto, le bollette e, questa volta, le ricadute della Tassa sugli
immobili, visto che a pagare l'Imu sono anche attività produttive e commerciali, che riverseranno sui prezzi al consumatore il costo dell'imposta. In totale una nuova stangata di quasi 1.500 euro a famiglia. A fare i calcoli sono state l'Adusbef e la Federconsumatori, che giudicano gli aumenti
«insostenibili» per le famiglie e parlano di situazione ormai «drammatica» per tutti gli italiani, come dimostrato anche dal calo drastico dei consumi natalizi di questi giorni.
I rincari sono trasversali e riguardano tutti i settori da quelli pubblici alla presa con la spending review, come la scuola ad esempio, a quelli privati, come l'assicurazione auto o le tariffe professionali. Un vero e proprio balzo, stimano le associazioni dei consumatori, sarà però quello della tariffa rifiuti, che aumenterà da aprile dell'anno prossimo del 25%, pari a 64 euro in più a famiglia.
A salire saranno anche i prezzi degli alimentari (+5%, 299 euro in più legati all'incremento dei prezzi internazionali delle derrate), l'assicurazione auto (+5%, 61 euro in più), le tariffe professionali e artigianali (114 euro in più), le tariffe aeroportuali (dopo il rinnovo dei contratti di programma degli scali Sea a Milano e Adr a Roma) oltre alle bollette di luce e gas, anche se in modo più contenuto rispetto al 2012, e dell'acqua, la cui tariffa sarà presto aggiornata dall'Autorità per l'energia.
Piccolo rincaro infine (1,5 euro in più) anche per il canone Rai, a cui si aggiungeranno però anche gli aumenti di bancoposta, francobolli e raccomandate.
«Pesanti ricadute su prezzi e tariffe deriveranno dall'Imu applicata sui settori produttivi a cui si aggiungerà - sostengono Adusbef e Federconsumatori - anche il malaugurato aumento di un punto percentuale dell'Iva da luglio. Il risultato quindi, anche per l'anno alle porte, sarà drammatico. La stangata prevista, infatti, sarà di +1.490 euro a famiglia». Si tratta, proseguono, di aumenti «insostenibili, che determineranno nuove e pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie (già duramente provate) e sull'intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi». Le parole d'ordine per risollevare le sorti dell'economia sono quindi, secondo le associazioni dei consumatori , «la ripresa della domanda di mercato, le liberalizzazioni, gli investimenti per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico e, soprattutto, per il lavoro che rimane il problema fondamentale del Paese. In assenza di un serio progetto che vada in questa direzione, - dichiarano i presidenti di Adusbef e Federconsumatori Elio Lannutti e Rosario Trefiletti - la fuoriuscita dalla crisi si farà sempre più lontana ed improbabile».


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