giovedì 18 luglio 2013

PICASSO, MONET, MATISSE. I CAPOLAVORI RUBATI IN OLANDA BRUCIATI DA UNA ROMENA

LONDRA - Forse potrebbe essere svelato il giallo su alcune tele rubate lo scorso anno da Rotterdam. Alcuni inestimabili capolavori di Picasso, Monet e Matisse, rubati nell'ottobre 2012 al museo cittadino Kunsthal di Rotterdam, potrebbero essere finiti in cenere. Un gruppo di
investigatori in Romania ha trovato tracce di vernice e tele nel forno di una donna, Olga Dogaru, il cui figlio è stato incriminato, insieme ad altre persone, di uno dei maggiori colpi contro una galleria d'arte nella storia olandese. Fra essi, la «Testa di Arlecchino» di Pablo Picasso, la «Donna che legge» di Henri Matisse e «Waterloo Bridge» di Claude Monet, oltre a «Donna con gli occhi chiusi» di Lucien Freud. Se la distruzione saarà confermata, la donna rischia anche di essere accusata di «crimini contro l'umanità», secondo il direttore del Museo di Stria naturale di Romania, Ernest Oberlander-Tarnoveanu. Come si legge sul sito della Bbc, la donna ha confermato agli inquirenti di aver dato alle fiamme i dipinti per liminare le prove che potevano «incastrare» il figlio. Si calcola che i capolavori abbiano un valore stimato fra i 100 e i 200 milioni di euro.

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