sabato 16 marzo 2013

Ammazzò i genitori, disposta perizia psichiatrica

È completamente distaccato dalla realtà Marco Antonelli. La sua mente ha rimosso quanto accaduto la notte tra il 30 e il 31 maggio scorsi, nella villetta in via Bertolotti a Gavardo in cui si è consumato il delitto. In cui morirono - secondo quanto raccolto dagli inquirenti - per mano dello stesso giovane, il padre Pietro e la madre Alba Chiodi. Lo sostengono i suoi legali, gli
avvocati Marino Colosio e Cristina Lombardi, che forti di una consulenza psichiatrica del professor Sergio Monchieri, venerdì mattina nel corso dell'udienza davanti al giudice Cesare Bonamartini, hanno chiesto che la psiche del 27enne possa essere studiata da un perito. Un esperto che il Tribunale ha individuato nel dottor Federico D'Urbano del Fatebenefratelli di Milano. Il prossimo 3 aprile si terrà l'udienza per il conferimento dell'incarico e per la definizione del quesito da porre allo psichiatra. Secondo la ricostruzione Marco Antonelli quella notte rientrò a casa dopo esser stato fermato dai militari del paese e denunciato per favoreggiamento nei confronti di un pusher egiziano. Affrontò i genitori. Li colpì a mani nude, ripetutamente, e pure servendosi dei piedi. Poi, dopo averli storditi, li soffocò legando sacchetti di plastica attorno alle loro teste.

Nessun commento:

Posta un commento