lunedì 21 ottobre 2013

STATALI, TAGLIO DEL 10,5% IN BUSTA PAGA, 5.000 EURO IN MENO


ROMA - Blocco degli emolumenti per il quinto anno consecutivo decretato dalla legge di stabilità. Traduzione: un taglio del 10.5% sugli stipendi degli impiegati statali. I conti li ha fatti Il Sole 24 Ore, che individua come destinatari della manovra circa 6-7 milioni di lavoratori che vanno dai dipendenti della scuola a quelli delle regioni, dalla magistratura alla sanità. "E le sorprese non sono finite perché il governo per la prima volta non esclude che il blocco degli aumenti possa estendersi anche al 2015 e al 2016. In questo caso, il taglio comulativo potrebbe valere fino al 14,6% dello stipendio".
 CHI PERDE DI PIÙ La cifra persa, in concreto, è molto più alta per i dirigenti, per i quali arriva a 21mila euro lordi di sacrificio all'anno, mentre per i dipendenti sono 4-5 mila euro in meno in busta paga. Sul Sole 24 ore si legge: "In tutto fanno 2.879 euro all’anno a regime, che diventano 4.003 se lo stop ai contratti fosse confermato per 2015 e 2016. Salendo i gradini della gerarchia ovviamente la perdita nominale cresce, e arriva a 8.902 euro per un dirigente di seconda fascia, e sfiora i 19mila per un ministeriale apicale. Per la dirigenza di prima fascia negli enti pubblici non economici (Inps, mail, Aci, Istat e così via), dove si incontrano i valori stipendiali più alti, i mancati aumenti a regime superano i 21.200 euro all’anno nel 2014, e arriverebbero vicini ai 3omila euro con blocco fmo al 2016. I docenti universitari perdono tra i 4.500 euro e i 9.500 a seconda dell’inquadramento, e i medici del servizio sanitario rinunciano a 7.550 euro". LA BUONUSCITA Ma non c'è solo questo. La legge di Stabilità 2014 amplia il meccanismo dell'erogazione a rate per la buonuscita, prevedendo il pagamento in due anni se l'indennità supera i 50mila euro e in tre anni se si sale oltre quota 100mila euro. Con il risultato di allargare la perdita in termini di mancati interessi per il ritardo dei versamenti.fonte:leggo.it

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