venerdì 8 marzo 2013

Fiat: raggiunto l'accordo azienda-sindacati

Raggiunto l'accordo tra Fiat e sindacati per il rinnovo del contratto. Un accordo che riguarda da vicino anche i lavoratori bresciani, visto che si parla di oltre 2.400 operai dell'Iveco e di 170 operai di Iveco Mezzi Speciali."E' stata una trattativa lunga e difficile, caratterizzata da una situazione di forte crisi del settore automobilistico, che
ha portato spesso l'azienda ad assumere posizioni di rigidità - afferma in una nota il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano -. Siamo riusciti con caparbietà e determinazione a superare anche i momenti di crisi del negoziato, questo ci ha consentito oggi, di trovare un'intesa positiva e di fare un rinnovo contrattuale per i lavoratori e le lavoratrici di Fiat".L'accordo prevede un incremento retributivo in paga base dall'1 febbraio 2013 di 40 euro al 3° gruppo prima fascia. "Questo significa che nel 2013 sia come incremento mensile, che come salario erogato nell'anno, il contratto Fiat concede di più del contratto dei metalmeccanici di Federmeccanica - spiega la Fim Cisl - e precisamente: 40 euro mensili, contro i 35 euro mensili e 480 euro annuali contro le 455 euro. Anche la riparametrazione del salario sugli altri livelli è migliore, per le categorie più basse viene erogato in proporzione maggior salario".Nel mese di ottobre riprenderemo il negoziato sul biennio salariale 2014-2015 e già dal mese prossimo per gli altri aspetti contrattuali - prosegue Uliano -. Positiva anche l'intesa individuata sull'indennità oraria dell'incentivo di produttività. Con il nuovo accordo abbiamo utilizzato gli aspetti di vantaggio fiscale e contributivo previsti dalla recente legge, diversamente i lavoratori rischiavano di perdere il 30% del premio; le tasse si sarebbero mangiati circa 400 euro. Nello stesso tempo per evitare un'eccessiva variabilizzazione del premio e per mettere in sicurezza la quantità salariale dell'ex premio di competitività, abbiamo operato in due direzioni: la prima incrementando l'importo complessivo del premio, portandolo su base annua a 1.443,00 euro; la seconda, considerando positivamente una serie di assenze che vanno dalle malattie gravi, ai casi di ricoveri ospedalieri e prognosi per malattia e infortunio, alla maternità e paternità obbligatoria e allattamento, ai diritti della salute e sicurezza e a quelli sindacali".fonte:giornaledibrescia.it

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