martedì 12 marzo 2013

INDIA, SI IMPICCA IN CELLA UNO DEGLI UOMINI ACCUSATI DELLO STUPRO DI NIRBHAYA

Il principale imputato dello stupro di gruppo ai danni di Nirbhaya, la ragazza di 23 anni aggredita il 16 dicembre scorso a New Delhi e morta in seguito alle ferire riportate, si è impiccato lunedi all’alba nella sua cella. Lo hanno reso noto le autorità carcerarie nella capitale indiana. Secondo quanto
riportano i media indiani si tratta di Ram Singh, il 33enne autista dell'autobus dove il 16 dicembre scorso l'uomo insieme ad altri sei ha aggredito e violentato la giovane che poi è morta due settimane dopo nell`ospedale di Singapore dove era stata ricoverata.Singh, ha riferito Times Now Tv, doveva rispondere di 13 capi di accusa e rischiava, insieme ai suoi complici, la pena di morte. I secondini lo hanno trovato morto nella sua cella del carcere di New Delhi verso le 5, in occasione di un controllo di routine.La ragazza vittima dello stupro da parte del branco, e che viene ricordata sui giornali con il soprannome di Nirbhaya (colei che non ha paura), è diventata un simbolo del coraggio in India.

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