martedì 23 aprile 2013

CRISI, LA RECESSIONE UCCIDE. 32 MORTI PER SUICIDIO DALL'INIZIO DELL'ANNO



 Dall'inizio del 2013 sono state 32 le persone che hanno trovato nel suicidio l'unica soluzione ai propri problemi economici. Sono piccoli imprenditori, dipendenti col terrore di perdere il lavoro o disperati per averlo perso già, pensionati senza la speranza di arrivare a fine mese e disoccupati. Sono soprattutto uomini sopra i 50 anni, incapaci di continuare a vivere con quello per cui fino al giorno prima avevano lottato.Da gennaio a marzo, secondo i dati di LinkLab, i suicidi sono aumentati del 39 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2012. Le loro storie attraversano l'Italia. C'è Nunzio Canizzo, imprenditore nel settore dei rifiuti a Gela. Ufficialmente è morto per infarto, ma i suoi concittadini e in primis il parroco che ne ha celebrato i funerali sono convinti che la sua scomparsa a 49 anni sia in realtà un atto di condanna nei confronti dello Stato, che lo ha abbandonato dopo la denuncia a 11 mafiosi, poi dichiarati colpevoli, che gli aveva fatto attorno terra bruciata. «Andrebbero presi tutti a calci nel sedere, andrebbero messi a digiuno, presi a bastonate, fino a quando non si decidono ad approvare delle leggi per il bene del Paese che sta affondando». A parlare è il parroco Enzo Romano, che non ha risparmiato parole durissime nella sua omelia funebre per Canizzo.Un imprenditore di Ferrara ha lasciato scritto alla famiglia, prima di uccidersi: «Senza lavoro non c'è speranza, senza speranza non c'è voglia di vivere». A Faenza il cinese Zhou Zhaowu si è dato fuoco davanti all'azienda di abbigliamento di Germano Zama: da mesi non gli venivano pagati i prodotti consegnati, perché intanto l'azienda non riusciva a riscuotere i crediti da imprese ormai sparite a causa della crisi.«Accanto alle agevolazioni esistenti per le imprese in crisi, occorre ampliare l'aiuto ai titolari di piccole attività», chiedono i portavoce di Comitas, l'associazione delle microimprese italiane. Come? «Attraverso moratorie, congelamenti, rateazioni e sospensioni dei debiti». fonte:leggo.it

Nessun commento:

Posta un commento