mercoledì 19 giugno 2013

RAGAZZA DARK SUICIDA CON LA PISTOLA IL PADRE DISTRUTTO: "MI SENTO IN COLPA"

CIVITANOVA - «Se n'è andato un pezzo di me. Non troverò mai pace, mi sento in colpa per quello che è accaduto, non potevo prevederlo». Sono le parole di Giancarlo Marinelli, padre della ventiseienne suicida con il suo revolver. Nell’abitazione di corso Garibaldi, dove lunedì pomeriggio si è consumata la tragedia, sono disseminati lungo il corridoio pensieri e regalini
degli amici di Diletta Marinelli, figlia unica. Un amico di famiglia riferisce che di solito la «pistola era gelosamente custodita in una cassetta, sempre rigorosamente sigillata». Giancarlo Marinelli, ex An, aveva in casa anche un fucile da caccia, detenuto legalmente come la pistola (entrambe le armi sono state sequestrate). Secondo le indagini dei carabinieri, il revolver, carico, era riposto sopra l’armadio nella camera da letto della ragazza, che l'ha impugnato e ha fatto fuoco alla tempia destra, uccidendosi."ERA UNA RAGAZZA DOLCE E SENSIBILE" Scavando nella vita della ragazza affiora un primo tentativo di suicidio, forse sottovalutato. Introversa, magra, all’apparenza dark e vicina alla musica metal, anni fa la ragazza aveva interrotto gli studi, nonostante l'ottimo profitto e da tempo era seguita dalla Asl per problemi legati alla depressione.Chi la conosceva la descrive come una persona dolce e sensibile. «L'impegno era alla base del suo modo di lavorare», spiega affranto Cristian Lanari, titolare della gelateria Pistacchio Curioso dove la ragazza ha lavorato fino a settembre. Poi «ha dovuto interrompere per motivi di salute - prosegue Lanari - ma sarebbe tornata presto. Eravamo sempre in contatto, c'era un rapporto di fiducia tra noi, lei mi raccontava dei suoi progetti, era autoironica, le piaceva l'arte e voleva seguire un corso di disegno». Gli amici la descrivono come una persona «deliziosa, attenta all'abbigliamento e riservata».VENERDI' IL FUNERALE Il funerale è venerdi alle ore 17 nella chiesa di San Pietro di Civitanova.fonte:leggo.it

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