lunedì 24 giugno 2013

RUBY, GHEDINI ACCUSA BRUTI LIBERATI. "A MILANO NON SI POTEVA FARE IL PROCESSO" COMMENTA | CONDIVIDI

MILANO - La condanna di Silvio Berlusconi a sette anni di carcere per il caso Ruby è «fuori da ogni logica». Lo ha detto l'avvocato Niccolò Ghedini, facendo notare come «addirittura i giudici siano andati al di là delle richieste dei pm». L'avvocato Ghedini ha fatto notare ai cronisti come i giudici
siano «andati al di là» rispetto alle richieste dei pm, non solo perchè hanno condannato il cavaliere a sette anni (la procura ne aveva chiesti sei), ma anche perchè lo hanno riconosciuto colpevole di concussione «per costrizione, invece che per induzione». La stessa procura, ha aggiunto Ghedini, «non ha mai pensato che i funzionari della questura Ostuni e Iafrate siano stati costretti». Ghedini ha ricordato come già nella sua arringa difensiva aveva «anticipato la mia convinzione che i giudici sarebbero andati oltre rispetto alla procura». Sono quasi tre anni, ha proseguito il legale, «che diciamo che qui questo processo non si poteva fare». A chi gli ha chiesto se è arrivata una «sentenza politica», Ghedini ha risposto: «Non è questione di politica o non politica, ma che siamo al di fuori della realtà processuale». "A MILANO NON SI POTEVA FARE" «Lo diciamo da due anni e mezzo, tre anni, che qua,Milano, questo processo non si poteva fare», ha detto Ghedini. «E' una sentenza larghissimamente attesa, Faremo appello nei termini di quaranta giorni, dopo che verranno depositate le motivazioni tra novanta giorni».
"PRESENZA DI BRUTI NON CONSONA" «Non credo che i giudici avessero bisogno di essere pressati, ma giudico comunque una cosa non consona la presenza di Bruti Liberati, perchè non ho mai visto scendere un procuratore capo per una sentenza», ha aggiunto Ghedini.fonte:leggo.it

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