giovedì 7 novembre 2013

GIOVANI MEDICI IN PIAZZA: "SENZA DI NOI GLI OSPEDALI SAREBBERO AL COLLASSO"


ROMA - Il governo, nella persona del sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta, ha promesso un impegno a valutare entro 48 ore proposte di emendamenti alla legge di Stabilità che vadano incontro alle richieste dei giovani medici, dopo un colloquio con una delegazione dell'Associazione italiana giovani medici (Sigm) e di Federspecializzandi. In particolare, la richiesta dei ragazzi in camice bianco era quella di un aumento di fondi per le borse di studio e i contratti di formazione.«Al sottosegretario abbiamo consegnato 11.000 sottoscrizioni raccolte tramite una petizione per la richiesta di urgente implementazione dei capitoli di spesa relativi ai contratti ed alle borse di studio di formazione di area sanitaria a finanziamento ministeriale e di formazione specifica in medicina generale, lanciata sul web dall’Associazione Italiana Giovani Medici, alla quale ha successivamente aderito anche la Federspecializzandi», ha riferito Andrea Silenzi, vicepresidente della Sigm, al termine dell'incontro.
 CARROZZA RASSICURA I GIOVANI MEDICI «C'è l'impegno, preso anche qui in Senato stamani, ad affrontare tutto il tema della formazione dei medici di cui il sostegno alle borse di studio è sicuramente una parte importante, ma non tutto». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, interpellata a margine della conversione in legge del Dl istruzione, sulla manifestazione dei giovani medici stamani davanti a Montecitorio.Il ministro ha comunque sottolineato che «in realtà i giovani medici hanno anche manifestato a sostegno di questo provvedimento. Si sono già espressi a favore del concorso nazionale per le scuole di specializzazione» "SENZA DI NOI REPARTI AL COLLASSO" Turni massacranti, assunzioni di responsabilità crescenti mentre si è ancora in periodo di formazione, reparti interi che si reggono sulle loro spalle, perchè i medici strutturati sono troppo pochi. Questi i racconti degli specializzandi, che oggi protestano in piazza Montecitorio a Roma per chiedere più fondi per finanziare un numero maggiore di borse di specializzazione. «Io lavoro in un reparto di osservazione dove arrivano i casi più difficili del Pronto Soccorso- racconta Laura Rossi, specializzanda toscana- senza il nostro lavoro, che svolgiamo ogni giorno con turni che vanno spesso dalle otto alle 19, il nostro reparto chiuderebbe. Siamo la prima interfaccia dei pazienti, curiamo a testa circa una decina di letti e spesso prendiamo decisioni molto importanti da soli, perchè l'affiancamento è di una settimana ». «Io posso in qualche modo dire che il reparto si regge su me- racconta invece Giovanni Sarno, altro specializzando toscano che lavora in un reparto di Oncologia- se io non ci sono ad esempio non vengono pianificati i ricoveri. Il carico di lavoro del nostro reparto è 17 volte in più di quello che potremmo coprire». 
Poi ci sono coloro che fanno il corso per diventare medici di medicina generale, al quale come racconta Paola Bonetti «non vengono riconosciute risorse e dignità di specializzazione e l'Italia è un'idea di pochi paesi in cui avviene questo».«Noi percepiamo circa 850 euro lordi al mese a fronte di 1800 lordi dei corsi di specializzazione e non riceviamo formazione adeguata» spiega Paola.
 
LA PROTESTA «I love Ssn», «Un F35 al giorno leva il medico di torno» e ancora «Solo doveri, nessun diritto» e «Senza le borse facciamo le valigie». Con questi slogan circa 300 giovani medici e specializzandi di varie discipline sanitarie stanno manifestando davanti a Montecitorio.
 
La manifestazione, indetta da Sigm (Federazione itlaiana giovani medici) e Federspecializzandi per chiedere che siano stanziati fondi per 5000 contratti di formazione medica a partire dal 2013/2014 e 1000 borse di studio da destinare agli specializzandi di area sanitaria e ribadire la necessità di una rivisitazione della durata (in alcuni casi giudicata eccessiva) dei corsi di specializzazione e l'equiparazione tra le borse di studio dei medici iscritti al corso di formazione specifica di medicina generale e i contratti di formazione.
 «Siamo in piazza perchè si stanno privando del nostro futuro, senza formazione post laurea non c'è sbocco per noi in questo Paese» spiega Cristiano Alicino, presidente Federspecializzandi. «Nonostante le promesse e rassicurazioni, per l’ennesima volta nulla sembra essere cambiato- sottolinea invece Walter Mazzucco, presidente nazionale della Sigm- di fatti, ad oggi, si stima che il capitolo di spesa possa finanziare il prossimo anno solamente circa 2.500 contratti di formazione specialistica».«Siamo favorevoli a quanto fatto con il Dl Carrozza a favore del merito-prosegue Mazzucco- ma ora conseguentemente chiediamo degli investimenti, con emendamenti alla legge di Stabilita»«.
 "TRA 4 ANNI IN 25MILA SENZA LAVORO" «Se andiamo avanti di questo passo, con un aumento dei posti nelle facoltà di medicina e una riduzione delle borse di studio, tra quattro anni 25mila laureati in medicina non avranno modo di lavorare con il Ssn, dove è richiesto un titolo di specializzazione ». Questa la previsione di Ignazio Martellucci, vice presidente vicario di Federspecializzandi 2012/2013, presente alla manifestazione di Roma.«Tre anni fa uscivano dalle facoltà di medicina 6500 laureati: 5000 andavano in specializzazione, circa 1000 optavano per la scelta di diventare medici di base, e 500 rimandavano agli anni successivi o si barcamenano in qualche modo, anche col privato- spiega Martellucci- ora, con la riforma fatta sei anni fa avremo circa 7500 laureati, a fronte di 2500 borse di studio. Moltissimi di noi , se le cose non cambiano, staranno a spasso o dovranno andare all'estero». «Il paradosso- conclude- è che tra qualche anno avremo invece carenza di medici e magari finiremo per prenderli da altri Paesi».FONTE:LEGGO.IT

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