mercoledì 29 maggio 2013

COCAINA, DIMINUISCE IL CONSUMO IN EUROPA MA NON IN ITALIA. IL PRIMATO DI DOSI GIORNALIERE A FIRENZE

ROMA - Firenze capitale italiana della cocaina. Il triste primato, dalle analisi delle acque reflue, è stato rivelato dal Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ad ottobre 2012, il maggiore consumo di cocaina si è avuto a Firenze con 9,5 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti; seguono Napoli (9,1 dosi), Roma (8,7) e Milano (6,5 dosi). Dopo il
calo del 2011, il consumo è tornato ad aumentare nel 2012, rivelando concentrazioni più alte al Centro. L’assunzione generale di droghe però tra i 16 e i 64 anni è diminuita, confermando il trend dal 2008. Aumenta l’uso di cannabis tra i 15 e i 19 anni. E aumentano - +7% - i decessi per overdose, che dal 2008 erano in calo. E se i decessi in Europa invece diminuiscono, alti rimangono i consumi: 85 milioni di adulti hanno usato droga, 14,5 milioni coca almeno una volta, 3,5 nell’ultimo anno. Una riduzione nell’uso di sostanze “vecchie”, eroina e cocaina – la cannabis è la più usata - si registra nei vari paesi europei secondo la Relazione sulla droga 2013 pubblicata ieri dall’Osservatorio europeo di droghe e tossicodipendenze di Lisbona, a preoccupare ora sono stimolanti sintetici e nuove sostanze – 73 quelle individuate – sia sul mercato illegale che legale. Un quarto degli adulti ha usato una droga illegale. In testa, la cannabis: nel 2011 20 milioni di europei ne hanno fatto uso, tre milioni ogni giorno. In quasi tutti i Paesi, peraltro, si segnalano coltivazioni domestiche. Negli ultimi 10 anni, il sequestro di marijuana, con il 41%, ha superato quello di hashish. Di un terzo, poi, è aumentato il numero di persone in cura per dipendenza. Diminuiscono uso di eroina e quantità sequestrate – nel 2011 le più basse dell’ultimo decennio – e di cocaina, addirittura dimezzate. Dal 2009 l’Ue ha investito quasi 30 milioni di euro per contrastare il narcotraffico sulla rotta della cocaina attraverso 36 Paesi. La “cura” passa per la collaborazione transnazionale.fonte:leggo.it

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