martedì 28 maggio 2013

IMMIGRATI, LA GERMANIA ACCUSA: "PROFUGHI PAGATI DALL'ITALIA PER VENIRE QUI DA NOI"

BERLINO - Centinaia di profughi africani sono approdati ad Amburgo dopo che le istituzioni italiane, violando gli accordi europei, li hanno spinti a proseguire il viaggio «in cambio di danaro e permessi di soggiorno». Lo scrive l'agenzia tedesca a Dpa, citando enti addetti
all'immigrazione della città-stato tedesca.Il caso. «Circa 300 persone, provenienti da Libia, Gana e Togo sono finite nella città anseatica, nonostante dovessero essere accudite in Italia», scrive l'agenzia. I profughi hanno ottenuto 500 euro per proseguire il loro viaggio, scrive Spiegel on line citando il ministero dell'Interno federale. Diversi profughi rimarrebbero, in Germania, senzatetto, perché non avrebbero diritto ad alcun sostegno nel Paese: non avrebbero infatti alcun permesso di lavoro, e nessun diritto alle prestazioni sociali locali, ha spiegato Il senatore dell'SPD Detlef Scheele. «Sarebbe irresponsabile dar loro false speranze, il viaggio di ritorno è l'unica opzione», ha commentato.VIMINALE, BUONUSCITA DI 500 EURO È una circolare del ministero dell'Interno dello scorso 18 febbraio a prevedere una 'buonuscita' di 500 euro per gli immigrati che lasciano i centri di accoglienza. Interessati dal provvedimento circa 13mila persone, quelle rimaste in Italia delle 62mila arrivate nel 2011 in seguito alle rivolte della primavera araba. L'ondata migratoria del 2011 ha fatto scattare un piano di emergenza per l'accoglienza che è stato coordinato dalla Protezione civile con la collaborazione di Regioni ed enti locali. Coinvolti 28mila stranieri provenienti dalla Libia in seguito agli eventi bellici, altrettanti arrivati dal Tunisia a dopo la crisi politica di quel Paese, nonchè altri 6mila profughi dal Mediterraneo orientale. Per questi immigrati è stata attivata un'accoglienza diffusa su tutto il territorio nazionale con la proclamazione dello stato di emergenza. L'emergenza è stata dichiarata conclusa lo scorso 1 marzo, quando - secondo stime dell'Anci - risultavano ancora in strutture d'accoglienza circa 13mila persone. A partire da quella data, a chi ha lasciato le strutture è stato concesso un contributo di 500 euro, un titolo di viaggio (un documento equipollente al passaporto), insieme al permesso di soggiorno per motivi umanitari. Il documento permette agli stranieri di spostarsi anche in altri Paesi europei dell'area Schengen, ma solo per tre mesi.fonte:leggo.it

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