È entrato nella fase di iscrizione il fondo sanitario integrativo San.Arti dei dipendenti di aziende artigiane istituito in attuazione dell'accordo Interconfederale dell'Artigianato del 21 settembre 2010 e previsto nei contratti collettivi nazionali di lavoro nel rispetto di quanto prescritto dal
D.M. 27 ottobre 2009, Ministero della Salute.“Anche il mondo delle imprese artigiane – dice Giacomo Meloni, della segreteria CISL di Bergamo- inizia un percorso che altri settori produttivi, quali l'industria, il commercio e altri ancora, hanno già intrapreso con fondi sanitari di categoria. L'avvio del Fondo è un altro tassello nello sviluppo della bilateralità che si inserisce nella contrattazione nazionale e con questa cerca di coniugare minori costi per l'azienda e maggiori aiuti per i dipendenti. Infatti è opportuno evidenziare che il che il costo aziendale del contributo è bilanciato da minori incrementi salariali previsti nei CCNL e gode di un trattamento fiscale e contributivo agevolato per le imprese”. Il fondo, diventato pienamente operativo dal 1 febbraio 2013 , ha lo scopo di fornire assistenza integrativa sanitaria e socio-sanitaria ai propri iscritti e agli aventi diritto, rimborsando spese sostenute per ricoveri in istituti di cura per grande intervento chirurgico; prestazioni di alta specializzazione; visite specialistiche; ticket per accertamenti diagnostici; pacchetto maternità; prestazioni odontoiatriche; inabilità per infortunio e piani assistenziali per non autosufficienzaSan.Arti. si rivolge ai lavoratori delle imprese che applicano i CCNL sottoscritti dalle parti istitutive: Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, C.L.A.A.I., le organizzazioni sindacali confederali dei lavoratori CGIL, CISL e UIL. A partire dal mese di febbraio 2013 le Aziende sono tenute al versamento di euro 10,42 al mese per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato, per gli apprendisti e , per alcuni contratti anche, per i lavoratori assunti a tempo determinato con contratto di durata superiore o pari a 12 mesi; le prestazioni sanitarie decorrono dal primo giorno del settimo mese successivo dall'inizio della contribuzione.Le imprese che non intendono aderire e che non ne versano il relativo contributo dovranno erogare, a ciascun lavoratore, un importo forfetario di 25,00€ lordi per 13 mensilità . Tale importo, non è assorbibile e rappresenta un elemento aggiuntivo della retribuzione (E.A.R.) che incide sugli istituti retributivi di legge e contrattuali , escluso il TFR. Inoltre dovranno erogare ai lavoratori le stesse prestazioni previste dal fondo.A Bergamo e provincia hanno sinora aderito 2.712 aziende pari a 10.935 dipendenti che rappresentano il 47% delle aziende e dipendenti potenziali presenti nel settore dell'artigianato. SAN.ARTI. si rivolge ai lavoratori delle imprese che applicano i CCNL Artigiani.“L'adesione a SAN.ARTI – conclude Meloni - si può tradurre nel principio “meno costi per l'impresa e maggiori vantaggi per il personale dipendente”.La CISL di Bergamo e tutte le sue categorie sono comunque a disposizione per ogni ulteriore informazione negli uffici di via Carnovali 88”.fonte:ecodibergamo.it
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