giovedì 23 maggio 2013

RAPINA A MILANO. FEDERICO, 39 ANNI, TENTA DI FERMARE I BANDITI MA VIENE PESTATO A SANGUE

BELLUNO - È il bellunese Federico Marchiorello, 39 anni, l’uomo della sicurezza che martedì mattina ha tentato di fermare i sei banditi che hanno assaltato e rapinato la prestigiosa orologeria Muller di via della Spiga a Milano. Armati di spranghe, picconi e bottiglie molotov, hanno ferito due persone e devastato il
negozio. Uno di questi è proprio il figlio del noto imprenditore dell’abbigliamento, Piero Giorgio, detto "Cioci". Marchiorello è stato pestato da quattro dei sei rapinatori che, dopo averlo steso, lo hanno ripetutamente colpito con calci, spranghe e bastoni. Un massacro scaturito dal suo tentativo di fermarli, riuscito solo in parte, mettendone a terra due. Sei contro uno era decisamente troppo, anche per un atleta come lui, che delle arti marziali ha fatto il suo mestiere.Un metro e 90 di muscoli e agilità non sono bastati a fermare la furia dei quattro banditi, che lo hanno così messo fuori uso per portare a termine la rapina. Ne è uscito vivo solo grazie alla sua capacità di sapersi riparare dai colpi, evitando di essere preso nelle parti più vulnerabili, come la testa. Le lesioni riportate sono state comunque importanti, anche se non è in pericolo di vita.Ha riportato un trauma toracico importante, con fratture multiple delle coste, lesioni alla milza e riversamento di liquidi nei polmoni. Dopo il ricovero in codice giallo, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per fermare l’emorragia alla milza. Nelle prossime ore si deciderà se l’intervento sia stato sufficiente per evitarne l’asportazione. Marchiorello, che fino a qualche mese fa lavorava nel negozio di famiglia chiamato West House, in via Psaro, da qualche mese era stato assunto dall’orologeria di Frank Muller, che si trova nel cosiddetto quadrilatero milanese del made in Italy, dove brillano le griffe più prestigiose al mondo.Addetto alla sicurezza ma anche alla vendita, Marchiorello, martedì mattina, alle 11.38, ha aperto la porta ad un cliente, senza sapere che quell’uomo era solo l’ariete attraverso il quale avrebbero fatto poi irruzione gli altri cinque. Marchiorello ha reagito con tempestività, mettendo a terra i primi due, ma gli altri quattro lo hanno fermato prima che avesse il tempo di proseguire la sua battaglia per la sicurezza. È stato steso e bastonato selvaggiamente, soprattutto all’addome. Poi, neutralizzato il body guard, nella boutique di orologi incastonati di diamanti è successo il finimondo. Un altro dipendente è stato colpito in modo meno grave. In pochi istanti dieci delle undici teche che contenevano preziosi sono state sfondate e ripulite. Poi, la fuga, coprendosi con il lancio alle loro spalle di bottiglie molotov. Veri professionisti secondo gli investigatori.fonte:leggo.it

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