giovedì 14 febbraio 2013

"Mi sembrava di essere in un film di Tarantino"


Maurizio, 39enne professionista bresciano, la faccia ce la mette per raccontare "lo strano caso" della multa presa per aver risposto al cellulare, mentre era in auto, perché la sua ragazza gli stava chiedendo aiuto. La fidanzata, infatti, uscita prima da una lezione al Centro San Clemente, si stava spostando da via Luzzago verso via
Milano. Sulla strada uno sconosciuto in bicicletta inizia ad importunarla. La reazione è una sola: la richiesta di aiuto che parte via telefono.Dall'altro capo il fidanzato che, inizialmente non ha risposto al cellulare, proprio perché era in auto, ma vista l'insistenza si è insospettito e a quel punto ha preso la chiamata. Una pattuglia della polizia locale, però, l'ha "pizzicato" e nonostante l'urgenza di arrivare dalla sua ragazza gli è stato chiesto di esibire patente e libretto."Mi sembrava di essere in un film di Tarantino, dove la moglie è preoccupata di fare ordine in cucina e nell'altra stanza stanno ammazzando qualcuno - dice Maurizio -. Ma che succede?".Infine un agente ha acconsentito a raggiungere la donna, ma nessuno si è preoccupato di cercare chi l'avesse importunata. E a Maurizio è rimasta in mano la multa di 160 euro e 5 punti patente decurtati per aver parlato al cellulare in auto senza auricolari.fonte:giornaledibrescia.it

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