mercoledì 30 gennaio 2013

Fughe di vapore, la città «sbuffa»


«Oltre alla fonte a Mompiano ora abbiamo anche le terme». È di questo tenore una delle lettere giunte in redazione in questi giorni, citando le fughe di vapore che da qualche giorno si notano in alcuni punti della città.A Mompiano, dal 10 dicembre sino al 16 gennaio, nella zona del Capolinea della 1, in via Montedenno, il vapore si è insinuato nella rete dell'acqua piovana e da lì ha risalito le canali delle case limitrofe, sino a portarle a temperature superiori ai 50°C. Qualche
lettore chiede addirittura perché nelle immagini trasmesse da Teletutto in occasione della parata degli Alpini del weekend scorso si è potuto assistere ad alcune caditoie stradali “fumanti” di vapore da teleriscaldamento.Medesimo discorso vale per via Oberdan: sotto una lamiera di grosso spessore una cella del teleriscaldamento fuma da tempo, a dimostrazione di una perdita in fase di contenimento. Al quadro si aggiunge l'evidente perdita in una rotatoria di via Orzinuovi, dove ieri i tecnici erano al lavoro in una fumarola di grandi dimensioni tanto da allarmare più di un passante.«I lavori di manutenzione di A2A - rispondono i tecnici dell'azienda - tengono conto di una calendarizzazione basata sulle priorità di intervento: in realtà il danno maggiore non è la fuga di vapore acqueo, ma la perdita di acqua che in genere è più copiosa e quindi crea disservizio. Il vapore ha poi il problema di imporre la necessità di stabilire la provenienza della fuga, con lavori di scavo o di accesso ai tunnel protetti, in condizioni difficili». Da qui, secondo i tecnici, la motivazione del mettere in scaletta gli interventi sulla scorta di priorità: «Paradossalmente e socialmente - aggiungono - costa meno la perdita temporanea che non l'intervento per limitarla. Questo in termini di danni e disagi al quartiere».Per «leggere» i valori energetici di dispersione si ha fatto uso anche di una termocamera: dalle immagini si leggono temperature di caditoie nell'ordine degli 80°C, tubi di gronda a 50°C e strade con ampie tracce di dispersione dai condotti interrati. «Abbiamo in manutenzione una rete di oltre 1200 chilometri (600 per mandata e ritorno) e le perdite restano fisiologiche. Interveniamo dove la situazione lo consente senza interrompere il servizio. Diversamente si attende la stagione adeguata, cercando di limitare la perdita», concludono da A2A.fonte:giornaledibrescia.it

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