domenica 27 gennaio 2013

A Villa di Serio urla e dolore «Ci stanno uccidendo la famiglia»

Paura e rabbia, tanta rabbia. Si respirano a piene mani, al Cascinetto Pigna dove venerdì sera Agostino Biava, contadino di 47 anni, è stato freddato da uno o due sicari. Pamela, la prima dei 4 figli avuti dalla prima moglie, urlando in un dolore misto a rabbia chiedeva «rispetto perché quelli lì ci stanno ammazzando la famiglia». Sette mesi fa Pamela aveva perso il marito Sabaudin Bregu, l'albanese ucciso con 19 coltellate e
ritrovato nel torrente Morla a Campagnola il 22 giugno scorso. Venerdì pure il padre, sposato quattro anni fa in seconde nozze con la sorella di Sabaudin, Anila.Intanto su quello che è accaduto c'è poca certezza: due colpi alla testa, forse uno. A distanza ravvicinata; no, a più di 40 metri. Solo le tante voci diverse, ma un solo discorso sulla bocca di tutti alla Tribulina di Scanzo. Alla Tribulina con la sua scuola, i suoi bar e negozi, Biava trascorreva il tempo libero dal lavoro nella stalla. Nella piazzetta che si affaccia sulla rotatoria era presenza fissa. E qui tutti lo conoscevano, tutti ne parlano, non tutti dietro richiesta.

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