Rapinato, sequestrato e costretto a guidare lungo la A4 sotto la minaccia di morte. Fino a che lui, per liberarsi dei malviventi, ha improvvisato un’inversione di marcia proprio in mezzo all’autostrada.E’ successo martedì pomeriggio. La vicenda prende avvio qualche
giorno prima, quando un uomo di Molfetta del 1968 viene contattato da alcuni conterranei che vivono a Bergamo. I quali gli prospettano possibilità di lavoro al Nord. Il 44enne arriva dunque martedì nella Bergamasca, per discutere della proposta. L’appuntamento è nel territorio di Verdello, dove i compari si presentano accompagnati da un rumeno.Neanche il tempo di parlare che i tre spintonano l’uomo e gli prendono il telefono, i soldi e il bancomat. Poi gli dicono di salire in auto e montano insieme a lui. Lo minacciano intimandogli di imboccare la A4, in direzione di Venezia. Giunti all’altezza di Palazzolo, però, il 44enne fa una inversione di marcia proprio in mezzo alle corsie dell’autostrada. I tre, spaventati, scendono dal veicolo e fuggono per i campi.La vittima a quel punto ferma un’auto e chiede aiuto: arrivano gli agenti della Polizia di Seriate, che cominciano la caccia ai malviventi. Li trovano poco dopo, nei pressi della stazione di Palazzolo. Per loro scattano le manette con l’accusa di rapina e sequestro di persona in concorso.
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