martedì 22 gennaio 2013

Operazione Mani di Fata: sigilli a centri massaggi

Cinque persone arrestate - un italiano e quattro cinesi -, 42 indagati e 4 centri massaggi orientali posti sotto sequestro, tra via Oberdan, via XXV Aprile, viale S. Eufemia e piazzale Battisti. La squadra Mobile ha chiuso in questo modo l’indagine "Mani di fata" avviata nel 2011 per la verifica, anche amministrativa, dell’attività di alcuni centri
estetici, nei quali, è stato accertato, venivano fornite prestazioni sessuali.Si tratta di un bresciano di 32 anni, di un cinese di 39 e di tre donne pure cinesi di 36, 37 e 42 anni. Il bresciano è agli arresti domiciliari così come una delle donne cinesi, al termine della gravidanza.Le accuse per le persone coinvolte sono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e gestione di casa di prostituzione, vista la sistematicità  dell’attività illecita. Tra gli indagati figurano anche alcune estetiste bresciane, che avrebbero messo a disposizione il lopro diploma per l’apertura formale dei centri estetici. Nel corso delle indagini sono stati accertati cospicui  trasferimenti di denaro dall’Italia alla Cina, circa 200 mila euro in nove mesi, documentati anche nei registri tenuti nei centri massaggi, nei quali erano indicati anche i compensi per le ragazze, regolarmente in Italia, ma in alcuni casi non regolarmente assunte. Nelle perquisizioni di queste ultime ore sono stati sequestrati 50 mila euro in contanti e le ricevute di numerosi trasferimenti di denaro. Una persona risulta ancora latitante. Due degli arrestati sono ai domiciliari, una donna cinese, in stato di gravidanza avanzata, e l’italiano, bresciano, che nel frattempo ha venduto l’attività.Le indagini della Questura erano partite per alcune segnalazioni giunte da privati cittadini, ma in via Botticielli, a sollecitare controlli, era arrivata anche la lettera di due genitori disperati, ridotti sul lastrico per le assidue frequentazioni del figlio di un centro massaggi cittadino.

Nessun commento:

Posta un commento