sabato 5 gennaio 2013

Colpo alla Tranquilli, caccia ai rapinatori


È caccia aperta ai malviventi che l'altra mattina hanno messo a segno una rapina ai danni della gioielleria Tranquilli, nella centralissima via Papa. Gli agenti del Commissariato di Polizia sono al lavoro e stanno vagliando tutte le possibili fonti d'informazione capaci di portarli all'individuazione ed alla cattura dei malviventi. Sono stati visionati tutti i filmati delle telecamere situate nella zona, comprese quelle di un negozio privato che si trova proprio vicino alla gioielleria.Intanto sta bene la commessa in attesa di un figlio, aggredita come la collega dai rapinatori, spintonata nel retro e minacciata mentre veniva completata nel punto vendita la razzia di orologi e monili in oro. Ricoverata a scopo prudenziale nel pomeriggio di mercoledì all'ospedale cittadino per alcuni controlli, si è saputo ieri che sta bene e che verrà presto dimessa.Grandi sono stati infatti lo spavento e lo stress subiti dalla due addette alla vendita,
minacciate dai rapinatori nonostante questi non abbiano usato armi. In via Papa infatti sono entrati in azione malviventi professionisti, che evidentemente avevano studiato il colpo a lungo e organizzato tutto con precisione cronometrica. Tanto da attendere per entrare in azione lo scoccare delle 10, orario che sblocca l'apertura della cassaforte a tempo dell'oreficeria.Non hanno poi utilizzato armi né pistole, ma nemmeno un taglierino, affidandosi alla «forza» persuasiva che i tre giovani (descritti sui 25-30 anni, vestiti di nero e col volto parzialmente coperto da sciarpa e cappellino) sapevano esprimere e che ha ovviamente sopraffatto le due inermi commesse.Hanno chiesto di poter vedere un orologio e mentre le due addette alla vendita si erano voltate per prelevare quanto richiesto e mostrare alcuni pezzi, due di loro le hanno aggredite, spintonate nel retro, costrette a stare «zitte e buone». Nel frattempo il complice ha provveduto a ripulire la cassaforte.Poi il terzetto ha abbandonato la partita uscendo in strada dove, secondo alcune testimonianze non confermate dagli inquirenti, sarebbero rimasti altri due complici in funzione di palo e di copertura. In assenza del titolare della gioielleria non è ancora stato quantificato il valore del bottino che tuttavia si ritiene essere ingente: facile immaginare che superi i 100.000 euro.

Nessun commento:

Posta un commento