lunedì 7 gennaio 2013

L'aereo nelle nubi: spunta l'ipotesi del fulmine


Spunta una nuova ipotesi sulla scomparsa del piccolo bimotore Britten Norman su cui viaggiavano Guido Foresti, Elda Scalvenzi insieme a Vittorio Missoni e alla moglie Maurizia Castiglioni. A proporre una spiegazione è il quotidiano La Stampa che ha raccolto la testimonianza di Enrique Rada, pilota venezuelano decollato dopo il piccolo aereo svanito a 5mila piedi.«Li ho visti sparire davanti a me inghiottiti da un cumulo di nubi. Un fulmine, deve essere stato un fulmine». Il quotidiano di Torino riporta anche le parole di Piergiorgio Serloni, unico italiano a gestire nell’arcipelago venezuelano una piccola compagnia di aerotaxi. È lui a garantire sulla affidabilità e sulla competenza del pilota Germàn Marchan,
72 anni, e 18 mila ore di volo effettuate.Secondo le interviste riportate, la tempesta potrebbe essersi scatenata sul piccolo velivolo, incenerendolo. E quanto all’assenza di un relitto, viene spiegata con le onde altissime che producono schiuma bianca e dalla profondità del mare, che oltrepassata la barriera corallina raggiunge una profondità di oltre un chilometro e mezzo.Riguardo all’ipotesi di un raid dei narcotrafficanti, viene riportata la testimonianza di un’italiana residente a Los Roques che si trovava all’aeroporto al momento del decollo. La donna garantisce al cronista di aver visto Missoni e il suo gruppo salire sull’aereo. «Garantisco che su quel volo sono saliti in 6, compresi i piloti. Non c’era nessun altro»

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