sabato 19 gennaio 2013

Tragedia in grotta nel Vicentino Muore una speleosub di Villongo

Una speleosub di 45 anni, di Villongo, è morta oggi pomeriggio in un incidente avvenuto durante un'immersione con con altri due compagni nel Covolo dei Veci, una grotta sommersa del complesso carsico di Oliero, che raggiunge i quaranta metri di profondità, in Valstagna (Vicenza). La donna, assieme allo speleosub Luigi Casati, 49 anni, di Lecco, l'esploratore dei record - uno dei massimi esperti italiani di questo sport, con
all'attivo oltre 2.000 immersioni in grotta, per anni responsabile della commissione speleosubacquea del Soccorso Alpino - stava effettuando un'esercitazione per ottenere un brevetto di livello superiore. Sulle cause, al momento, si possono fare solo delle ipotesi: potrebbe essere stata tradita da un malore oppure potrebbe aver utilizzato delle attrezzature difettose. La sub - ha però riferito il gestore del complesso turistico delle Grotte di Oliero, Ivan Pontarollo - era equipaggiata con doppio erogatore e tutte le dotazioni di sicurezza. Intorno alle 14, poco dopo l'immersione, la donna ha segnalato a Casati di avere dei problemi e poi ha perso i sensi: i due sono risaliti ma purtroppo la donna è riemersa già priva di vita. Lo stesso Casati, assieme ai sub, hanno tentato il possibile per rianimarla, ma non c'è stato nulla da fare. «Quando ha visto la donna in difficiltà - ha riferito all'Ansai gestore del complesso turistico delle Grotte di Oliero, Ivan Pontarollo - Casati ha tentato di soccorrerla, passandone l'erogatore di riserva, ma senza risultato».Il corpo della donna è stato già recuperato ed ora verrà visto dal medico legale. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i carabinieri di Bassano del Grappa. «La speleosub lombarda - ha detto sempre Pontarollo - era in immersione con Casati ed un altro compagno. L'incidente è avvenuto dopo 5-6 minuti dall'inizio dell'immersione». Pare che il gruppo avesse raggiunto una profondità di circa 30 metri. Il Covolo dei Veci è una delle grotte, usata solo dagli speleosub, accanto a quella principale del complesso di Oliero alla quale invece possono accedere i normali turisti, cui si accede per mezzo di una piccola barca assicurata ad una corda metallica.FONTE:ECODIBERGAMO.IT

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