domenica 20 gennaio 2013

MONTI APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE: "MODERATI? SERVONO RIFORME RADICALI"


BERGAMO - «C'è differenza tra coloro che si definiscono moderati in politica e quelli che lo sono nel nostro senso» e comunque «l'Italia non ha bisogno di moderazione nel senso di mezze misure, ma di riforme radicali». Così Mario Monti, da Bergamo. «Non si tratta di federare i moderati, ma di federare i riformatori», ha aggiunto. 
«NON COME LA LEGA»  «Mai vorremmo veder spezzato il Paese, noi amiamo l'Italia tutta». Così il premier Mario Monti rivolgendosi alla Lega che «si vergogna dell'Italia e invidia la Germania». «Noi ammiriamo la Germania e vogliamo imitarla in alcune riforme».
RIFORME COSTITUZIONALI  All'ordine del giorno del primo Cdm metterei una serie di riforme costituzionali: da una «drastica riduzione del numero dei parlamentari», al «riassetto dello Stato» per renderlo meno «oneroso», passando per la modifica del Titolo V della Costituzione. Lo ha detto Mario Monti, da Bergamo.
L'IMPORTANZA DEL VOTO  Mario Monti si è rivolto anche al partito del non voto nel suo intervento alla kermesse della sua lista. Spiegando che chi non vota perchè «pensa di fare un dispetto alla vecchia politica in realtà le fa un favore». «Dirò agli elettori che non vogliono fare una scelta politica - ha aggiunto - di fare una scelta civica».
DIMINUIRE LE TASSE «Qualcuno è stizzito perchè parlo» di riduzione delle tasse ma «non è incoerente». Così Mario Monti alla convention per la lista 'Scelta civica', precisando che metterle «era indispensabile ma non per sempre, le situazioni cambiano». 
RIFORMATORI, NON MODERATI «Non occorre federare i moderati, occorre federare i riformatori, i riformisti»: lo ha detto Mario Monti alla kermnesse di Bergamo spiegando perchè non ha accettato la proposta che gli aveva fatto Silvio Berlusconi.
COMMOZIONE QUANDO PARLA DEI NIPOTI Il premier Mario Monti si commuove concludendo il suo discorso di presentazione dei candidati della lista 'Scelta Civica'. Parlando dei suoi nipoti ha infatti ricordato che negli ultimi 13 mesi «di servizio civile-militare» gli è stato difficile stare vicino ai suoi ma lo ha dovuto fare perchè altrimenti «avrei fatto un torto ai nipoti di tanti italiani». Su queste parole si è poi fermato e ha detto bloccandosi: «non vorrei commuovermi». Dopo questa pausa, seguita da forti applausi, Monti ha detto: «lasciatemi dire che sarebbe assurdo non raddoppiare il nostro sforzo da qui a febbraio vedrete che il risultato sarà migliore delle aspettative».
VOTO ERASMUS Il voto negato agli studenti italiani in Erasmus provocherebbe la perdita di più di 20mila voti alle prossime elezioni, così come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica numero 226 del 22 dicembre 2012. A tal proposito si è pronunciato il premier Mario Monti, che ha invitato il ministro dell'Interno e quello degli affari Esteri «a fare tutto quanto è possibile per consentire il voto» agli studenti Erasmus. Lo si legge in una nota di palazzo Chigi in cui si aggiunge: «Sul tema i due Ministri riferiranno al Consiglio dei Ministri convocato per martedì 22».

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